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di Salvatore Tinè
La nozione di ideologia è una delle categorie fondamentali del pensiero di Marx e di Engels. In particolare essa svolge un ruolo molto importante nel processo di elaborazione e di genesi della concezione materialistica della storia. Il superamento e la critica da parte di Marx e di Engels delle posizioni filosofiche e politiche del gruppo della cosiddetta “sinistra hegeliana”, alla metà degli anni ’40 dell’Ottocento, prende le mosse, infatti dalla nozione di “ideologia tedesca”. Con essa i due fondatori del materialismo storico intendono evidenziare il carattere essenzialmente speculativo e soggettivistico del pensiero filosofico-politico dei “giovani hegeliani” e in particolare della loro pretesa di avviare un processo di rinnovamento sociale e politico della Germania sul mero terreno delle “idee” e della “filosofia”. Nel primato della filosofia rivendicato dalla sinistra hegeliana Marx ed Engels individuano un fondamentale elemento di continuità con l’idealismo di Hegel e insieme il riflesso della condizione di arretratezza sociale e politica della Germania rispetto alla Francia e all’Inghilterra. In realtà una critica reale, effettiva dell’ordine di cose esistente non può non presupporre per loro la fuoriuscita dal terreno della filosofia e del “pensiero puro”.
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di Michele Prospero
Con la nozione di bonapartismo Marx intende una rottura entro un sistema democratico determinata dalla condotta sleale di organi dello Stato che, con l’emersione di figure carismatiche, approfondiscono le torsioni autoritarie dell’ordinamento. L’analisi del colpo di Stato, con il quale Luigi Napoleone Bonaparte, presidente eletto direttamente dai cittadini, interruppe nel 1852 la vita della Seconda repubblica francese, suggerisce di indagare il nesso tra mobilitazione di massa e caduta di regime, la tensione tra presidenzialismo e parlamentarismo.