Floriano Pigni*
Alla signora Kallas, da non confondere col ben più utile mobile Ikea ‘’Kallax’’, ben presente nell’arredo di molti italiani, col suo linguaggio da coda alla posta più che da rappresentante UE per la politica, va riconosciuto un merito, quello della chiarezza.
La signora è diretta nelle sue espressioni: ‘’la Russia va sconfitta e suddivisa Il 16 stati, in lotta tra loro’’. Ecco, almeno così il ''progetto UE’’ è chiaro: guerra ad oltranza contro la Russia ( convinta ovviamente di poterla vincere) e, nel caso puramente astratto di successo del piano, il caos totale . Salvo svista, non mi pare di aver letto alcuna smentita o rettifica da parte dei vertici della UE, segno che il piano va bene così come esplicitato oppure è ritenuto talmente folle che il solo imbarazzo di commentarlo è considerato una pezza peggiore del buco; tutti zitti, è meglio, così come la maggior parte della politica italiana, fatte le debite eccezioni, ovviamente, tra cui spiccano le prese di posizione di Anpi Nazionale.
Bene ha fatto, in fondo, il conte Mascetti Bonaccini a non essere così diretto nella sua manifestazione di pensiero a giustificazione dei voti favorevoli sul ‘’Re-arm Europe'', la cui finalità è così invece ben espressa dalla signora Kallas. Meglio un sano ‘’politichese ‘’ con triplo salto carpiato ritorto come fosse Antani , così da lasciare spazio al dibattito nella sinistra, come si dice, e alla liturgia dell’esegesi.
Vi è un aspetto di tutta la vicenda che sembra però passato in totale silenzio, ovvero il passaggio in cui la risoluzione approvata evidenzia la necessità di ‘’ridurre gli ostacoli, si intende nelle legislazioni vigenti (Costituzioni, ndr) che compromettono le esigenze di difesa.'' Non vi era miglior modo per dire che l’art 11 della Cost.Italiana va superata.
Sarà interessante vedere se e quando maturerà la consapevolezza , nel ‘’mondo antifascista, progressista ecc..’’, del fatto che già oggi, con questa leadership europea, siano entrati una una fase storica di processo di demolizione della struttura valoriale delle Costituzioni Antifasciste, e questo non per via ‘’dei fascisti’’, ma per via di rappresentanti politici di centro, di destra e di sinistra che sono espressione del sistema ‘’democratico’’. Più che dei ’’fascisti’’, che conosciamo e di cui sappiamo la pericolosità, oggi dobbiamo guardarci da e smascherare chi, con discorsi di ‘'democrazia e libertà’’, intende portare l'Europa alla catastrofe, quand’ anche una guerra conclamata fosse evitata.
Siamo di fronte, infatti, ad uno spostamento gigantesco di risorse mai visto e neppure mai pensato, che nessun elettore ha mai votato, verso l’oligarchia del complesso militare-industriale, a detrimento del sociale oggi e in futuro, anche per via dell’aumento del debito pubblico da cui ‘’rientrare’’ per molti anni a venire. Tra non molto, ma già la tendenza è chiarissima, e da tempo, dovremo attenderci tariffe sempre più alte e servizi sempre più limitati, su sfondo di chiacchiere da talk show con i soliti volti noti.
Vi sono poi due aspetti molto inquietanti che non dobbiamo sottovalutare.
Il primo è il riarmo forsennato tedesco (500 miliardi in 10 anni) che porterà la Germania a tornare ad essere il soggetto dominante in Europa, sia sul piano industriale, sia politico , sia militare, con gli USA , così sembra al momento, non più disponibili a fare da garante ''super partes’'. Già gli assi preferenziali si intravvedono, Polonia- Baltici e UK da un alto, Germania e Francia dall’altro. Certo, tutto ‘’riposizionabile’’ ma è partita la corsa al dominio sull’Europa, essendo Washington più ‘’distaccata’’. Ci piace il riarmo massiccio di un paese che ha dentro di sé un’idea, secolare, di superiorità e di riaffermazione di diritto e privilegi, spazi ed interessi?
In Germania si parla apertamente da tempo di ‘’ZEITENWENDE’’, di ‘’svolta’’, del tempo del cambiamento. Ora è chiaro in che senso il ’socialista’’ Scholtz ha usato per primo questo termine. Riflessione storica si impone.
Il secondo è che ne sarà delle decine e forse centinaia di migliaia di combattenti ucraini e non, volontari , coscritti, mercenari, invalidi, feriti nel corpo e/o nella psiche alla fine dalla guerra, sempre che ciò avvenga, come tutti noi auspichiamo tranne Von de Layen e compagnia esaltata. Avremo una massa di gente sbandata, revanscista, rancorosa, delusa, nazionalista , rivendicativa, piena d’odio; in breve, un ‘’reducismo’’ che tanto ci ricorda quallo italiano del primo dopoguerra, consci di dove ci abbia portato. Un '' boullion de culture ‘’ atto a far vivere e moltiplicare i germi del fascismo e del nazismo, già molto presenti nella società ucraina attuale o che, quanto meno, si può esprimere senza limitazione giuridica o politica alcuna. Avremo una massa di gente ‘’instabile’’ , col ‘’mental disorder’' del veterano, che in parte confluirà nell’Europa occidentale in cerca di lavoro, in parte andrà ad ingrossare le fila della criminalità comune e quella della criminalità politica, di derivazione oligarchica. Altri, ovviamente, rientreranno nei ranghi civili, soprattutto se ad attenderli troveranno famiglie forti e coese e non disperse, come molte sono al momento, ed è lì che bisognerebbe mandare l’aiuto. Ma più lo Stato è debole e disastrato, e l’Ucraina di oggi lo è, più le oligarchie si dotano di strutture di sicurezza paramilitari, e nessuno sa quante armi circolino in quello sventurato paese: lo stesso scenario degli anni 90 in Russia.
C’è solo da sperare, pensa un po’, che la corruzione imperante in Ucraina abbia favorito l’uscita illegale di grandi lotti d’armi verso paesi lontani. Siamo al paradosso.
C’è da chiedersi: vi è consapevolezza di questi pericoli o chi teme questi scenari, propedeutici al fascismo vero e proprio, è un pazzo visionario? Una riflessione storica si impone.
Riferimenti citati:
Dichiarazione di Mascetti- Bonaccini a giustificazione voto favorevole alla risoluzione ‘’Re-arm Europe’’ marzo 2025
’’ Il nostro voto legge questa contraddizione ancora presente nell’agenda e la tensione che il PD intende imprimere nel lavoro
di correzione e rafforzamento per un’autentica difesa comune’’.
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Risoluzione UE (estratti) :
‘’ Il futuro dell’Europa sarà deciso sui campi di battaglia ucraini’'
‘’Adottare risposte congiunte simili a quelle utilizzate in tempo di guerra’'
‘’Sviluppare prove di stress per la legislazione esistente e ridurvi gli ostacoli che compromettono le esigenze della difesa ( esempio art 11 ??)
‘’Affrontare le evenienze militari più estreme''
KALLAS. Auspica una Russia suddivisa in tanti Stati, meglio se in conflitto tra loro.
Da ''ANALISI DIFESA''
Utile ricordare che tra le sue tante dichiarazioni bellicose brilla per lucidità strategica l’auspicio di una Russia sconfitta e divisa in 16 repubbliche in lotta tra loro: scenario così destabilizzante da minacciare la sicurezza mondiale anche solo perché rischierebbe di portare alla perdita del controllo su oltre 6.500 testate nucleari.
Per ben comprendere quale contributo possa offrire all’Europa la saggezza della signora Kallas è sufficiente provare a immaginarla alla testa della delegazione UE, in qualità di Alto Rappresentante, in caso di negoziati di pace tra Ucraina e Russia.
* Presidente ANPI F.O.