- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1826
Jacques Pauwels
È impossibile schierarsi contro la caduta di muri che servono a tenere segregate le persone e, di conseguenza, è impossibile non applaudire alla caduta del Muro di Berlino nel novembre del 1989 o, allo stesso modo, non desiderare la caduta di altri muri che oggi, trent’anni dopo, sono ancora in piedi o stanno per essere innalzati.
È legittimo, comunque, chiedersi se il collasso del comunismo nell’Europa orientale e nell’Unione Sovietica, inaugurato dalla caduta del Muro di Berlino, sia stato un trionfo per la democrazia.
Nel farlo, si dovrebbe tenere presente che la democrazia non ha solo una faccia politica, ma anche una faccia sociale: è un sistema in cui il popolo, la grande massa delle persone normali, non solo fornisce indicazioni al governo, ad esempio attraverso le elezioni, ma riceve anche dei benefici, tipicamente sotto forma di servizi sociali.
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 4575
Andrea Vento *
L'Africa nel suo insieme, nonostante i progressi intrapresi a partire dall'inizio del nuovo millennio, si presenta tutt'oggi, sia dal punto di vista economico che sociale, come il continente meno sviluppato. Sotto il primo aspetto, benché la ricchezza prodotta dall'intero continente, secondo l'Ocse, sia triplicata fra il 2000 e il 2016,[1], il pil pro capite medio africano risulta ancora di soli 2.000 $ annui[2].
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1608
Francesco Schettino
[Ringraziando l’autore per avercelo segnalato, riproponiamo questo testo, pubblicato da “La Contraddizione online”, 2017, n. 24, poiché, pur non condividendone tutte le valutazioni, lo consideriamo un contributo di grande interesse e di estrema attualità a fronte delle persistenti tendenze politiche regressive che accompagnano una crisi economica anch’essa persistente e sempre più chiaramente sistemica.]
9 novembre 2016: una data che difficilmente sarà dimenticata negli anni che verranno. Media europei e giornali di tutto il mondo hanno osservato con un malcelato sgomento l’elezione di Donald Trump alla presidenza dello stato capitalista più potente al mondo, gli Usa.
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 4240
di Salvatore Ritrovato
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh’esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l’aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah perché non son io co’ miei pastori?
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1081
Andrea Vento *
La sollevazione popolare scoppiata il 3 ottobre in Ecuador a seguito dell'approvazione da parte del presidente Lenin Moreno del Paquetazo, il pacchetto di misure economiche daraconiane imposto dal Fmi a seguito della concessione nel marzo scorso di un prestito di 4,2 miliardi di dollari, rappresentano l'inevitabile conclusione di un percorso iniziato negli anni precedenti.
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1199
Alberto Negri
In poche parole una parte del Rojava si prepara a diventare la nuova «casa» dei jihadisti dell’Isis, di Al Qaida e di altri gruppi estremisti che in questi anni, di volta in volta, si sono alleati anche con la Turchia. L’obiettivo di Erdogan è creare un «Muro» jihadista e integralista che si oppone ai curdi e possa essere poi manovrato anche per insidiare la rioccupazione di territori da parte di Assad.
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1666
Salvatore Tinè
C'è un passo della risoluzione sulla memoria storica, approvata dal Parlamento europeo il 20 settembre 2019 che non dovrebbe sfuggire ed è il seguente: "L'integrazione europea è stata una risposta alle sofferenze inflitte da due guerre mondiali e dalla tirannia nazista, che ha portato all'Olocausto, e all'espansione dei regimi comunisti totalitari e antidemocratici nell'Europa centrale e orientale, nonché un mezzo per superare profonde divisioni e ostilità in Europa attraverso la cooperazione e l'integrazione, ponendo fine alle guerre e garantendo la democrazia sul continente".
- Dettagli
- Categoria: Articoli
- Visite: 1204
Angelo Baracca e Marinella Correggia (*)
Ci fu chi parlò di «seconda superpotenza mondiale»: il 15 febbraio 2003 milioni di persone scesero in piazza in quasi tutti i paesi del pianeta, simultaneamente, per dire no alla guerra di Bush Blair e valvassori contro l’Iraq, «no alla guerra per il petrolio e per gli affari». Quell’esperienza di rivolta pacifica planetaria, epica ma senza successo (non fu fermata nemmeno una bomba), non si è ripetuta in occasione di successive guerre di aggressione diretto o per procura, né per altre emergenze, ambientali e sociali.