Stefano D'Alessandro
Ed ecco che quando credi di aver visto tutti i più importanti film della filmografia cinese esce dall’immenso oceano di You Tube una perla nascosta, 黄土地huáng tǔ dì – Terra Gialla. Tra i primi lavori di uno dei più grandi esponenti della celebre Quinta Generazione di Registi Cinesi: Chen Kaige.
Nel 1939, Gu Qing, un giovane soldato dell’Armata Rossa viene mandato nella profonda campagna dello Shaanxi, Cina del nord, per raccogliere le canzoni popolari e riportarle all’Armata Rossa, la quale le avrebbe fatte cantare ai propri soldati durante la guerra per la cacciata degli invasori giapponesi e contro i reazionari del Guomintang di Chang Kai Shek.
Nel suo periodo di studio viene ospitato da uno vecchio vedovo e dai suoi due figli, il maschio Hanhan, un ragazzino di 10 anni considerato lo scemo del villaggio e la graziosa adolescente Cuiqiao, già promessa in moglie dall’infanzia, venduta ad un vecchio lebbroso per pagare le spese del funerale della mamma.
Il giovane rivoluzionario Gu Qing entra in contatto con la profonda, povera, arretrata, tradizionalista campagna della Cina e comincia ad esporre le idee di nuovo mondo che i Comunisti di Mao vogliono realizzare: un mondo dove le donne e gli uomini scelgono da soli chi amare e con chi sposarsi, dove i poveri si ribellano alle ingiustizie e alla povertà imposte dai latifondisti e dai signori della guerra, dove le donne non vengono più costrette a fasciare i piedi e le mani dalla nascita. Dove gli uomini sono in grado di cucire da soli i propri abiti e le donne cantare liberamente senza proibizioni. (Da incorniciare la scena in cui Cuiqiao rimane affascinata nel vedere il soldato cucire …. “Anche gli uomini sono in grado di cucire?” chiede sorpresa al divertito Gu Qing).
La giovane Cuiqiao rimane ovviamente affascinata dalle nuove idee e vede in Gu Qing e nel Partito Comunista Cinese l’unica salvezza possibile per un’esistenza libera che la faccia sfuggire alla condanna di una vita di povertà ed infelicità.
Al momento della partenza di Gu Qing Cuiqiao chiede al soldato di portarla con lei, chiede di potersi unire all’armata rossa.
Gu Qing le risponde che tornerà in primavera ma tornerà troppo tardi, quando ormai gli eventi saranno stati tragici per la graziosa Cuiqiao.
Dal punto di vista storico se avete letto “Stella Rossa sulla Cina” di Edgar Snow potrete vedere con i vostri occhi tutto quel che ha scritto il giornalista americano che ha fatto La Lunga Marcia con Mao. Se siete tra coloro i quali straparlano di “Democrazia, libertà occidentale”, “dittatura comunista”, “Regime del dittatore Mao” allora guardate questo film e sciacquatevi la bocca quando parlate di Mao e Comunismo Cinese.
Sul piano dell’importanza nella filmografia cinese questo è forse non solo “un” film fondamentale ma “il” film fondamentale. Sebbene rispetto ai più noti “Vivere!” di Zhang Yimou e “Addio mia concubina” di Chen Kaige questo “Terra Gialla” sia decisamente molto, molto meno famoso (tanto che parlando di questo film con diversi cinesi ho scoperto con stupore che non l’avessero mai visto né sentito) si può affermare che ricopra una posizione anche maggiore in grado di importanza.
È vero che il racconto non ricopre un arco temporale ampio come accade negli altri due titoli ma segna il passaggio dalla pura propaganda maoista ad un vero e proprio cinema realistico, anzi, “neorealista”. Terra Gialla insomma trasporta il cinema cinese nell’era moderna senza venire meno ad una narrazione in grado di continuare a promuovere gli ideali di libertà del comunismo maoista ma depurato da una propaganda sterile e incapace di far presa sugli animi dei cinesi. Terra Gialla raccontando di episodi piccoli ma popolati di persone in carne ed ossa riesce a dar vita oltre che voce alla storia della più grande Rivoluzione e lotta di Liberazione della Storia dell’umanità: la vittoria di Mao sui Giapponesi, sui Chang Kai Shek e la Liberazione della Cina.